Suunto 9 Baro
Non è mai successo se non è su Strava.
Suunto 9 Baro è la variante con altimetro
barometrico di Suunto 9, l’orologio sportivo più avanzato della casa finlandese. È uno
strumento massiccio da 50 millimetri e 80 grammi, con cardiofrequenzimetro al polso, tre pulsanti,
un touchscreen in zaffiro che funziona anche con i guanti, e tutti i sensori necessari alla
registrazione di attività sportiva intensa. Si abbina a smartphone Android e iOS ed è uno dei primi
modelli a sfruttare la nuova app Suunto e con lei le funzioni software più recenti per
l’integrazione con Strava, con TrainingPeaks eccetera eccetera. Costa 539 euro sul sito Suunto, ma
il prezzo nei negozi online è molto più basso (sui 450 euro) ed
ha una buona presenza nel mercato dell’usato visto che capita, settoriale com’è, che uno lo compri
con l’idea di scalare, correre o attraversare chissà quale vallata per poi rimandare queste imprese
ad un’altra fase della propria vita a causa della stessa propria vita.
SCHEDA TECNICA
Display1.4 pollici Matrix LED / 320 x 320 px / Touchscreen MaterialiGhiera in acciaio inossidabile / Cassa in poliammide e fibra / Vetro cristallo zaffiro SensoriCardio PPG Valencell / Altimetro barometrico LocalizzazioneGPS / GLONASS / GZSS / BEIDU (chipset Sony) ConnettivitàBluetooth Smart / Connettore Pogo Pin USB CinturinoSostituibile / 24 mm e 130 - 230 mm / Silicone DimensioniCassa 50 x 50 x 16.8 mm / 81 grammi AltroResistente 10 ATM, fino a 100 metriResistenza
Ma quelli appena descritti sono soprattutto dettagli perché
il suo vero scopo è occuparsi della registrazione della traccia dati in ogni condizione e a
prescindere dall’autonomia residua. Per questo dicevo che è molto settoriale. Suunto 9 Baro è
l’orologio sportivo migliore per le gare di resistenza ultra-giornaliere. Dura fino a
120 ore nella modalità Ultra, fino a 50 ore in quella chiamata Endurance, e fino a 25 ore Standard.
È una durata che registra la traccia GPS, col segnale catturato ad intervalli diversi a seconda
delle regolazioni e intrecciato con i sensori di movimento per recuperare una certa precisione. Con
lui al polso, bisogna solo preoccuparsi di correre, scalare, camminare o quel che è, senza pensare
all’autonomia dell’orologio. È molto probabile che finirà l’Ultra in condizioni migliori delle
vostre. Ecco una tabella sintetica, ma consiglio di approfondire nel manuale italiano in
PDF.
Opzioni | Registrazione | |
---|---|---|
Performance | GPS: ottimo, Display: low color, Cardio: on, Touch: off, Luminosità: normale, Vibrazione: normale, Bluetooth: normale. | Circa 25 ore |
Resistenza | GPS: buono, Display: low color, Cardio: on, Touch: off, Luminosità: 20%, Vibrazione: normale, Bluetooth: normale. | Circa 50 ore |
Ultra | GPS: ok, Display: low color, Cardio: off, Touch: off, Luminosità: 10%, Vibrazione: off, Bluetooth: off, Timeout display: 10 secondi. | Circa 120 ore |
Si può creare una modalità batteria personalizzata dal menù Opzioni.
Ora, chi mi segue sa che io non faccio gare di questo genere. Conosco persone che si allenano per incursioni mistiche di quel livello (gente che esce alle 10 del mattino e alle 10 di sera è ancora per strada a fare avanti e indietro) ma non credo di avere la struttura necessaria; mi piacerebbe, vorrei, ma non adesso. Comunque è per dire che le mie prove con Suunto 9 Baro si sono limitate alla corsa, su strada o nei parchi di Roma. Mai oltre i 21 km, spesso attorno ai 10 km, due volte a settimana con allenamenti veloci e nelle restanti quattro con lento, o fartlek, o a sensazione. Nel mentre, e lo ricordo a chi leggerà questo testo tra qualche mese, il lockdown da Covid-19 e la quarantena, con la varicella che nel bel mezzo mi sono preso e non si sa come è stato possibile. Quindi io ho usato uno sportwatch tanto estremo per le corsette mattutine e per le notifiche di tutti i giorni. Non proprio il suo.
Fatto sta che Suunto 9 Baro mi ha lasciato tutte le impressioni positive (costruzione, eleganza al polso nonostante lo spessore - tutt’altro livello rispetto ai Fenix, qualità della traccia GPS, ovviamente autonomia, integrazione nativa della potenza, indicazione della temperatura, le notifiche pro-attive sulla batteria, l’app Suunto, le informazioni mostrate durante l’attività - soprattutto gli autolap) e tutte le negative (sensore cardio complicato da posizionare in modo corretto, limiti software nella preparazione degli allenamenti, vibrazione leggera) che ho discusso e mostrato nella videorecensione. Devo aggiungere che l’unico difetto è nel sensore cardio, perché il resto fa parte dei compromessi dell’avere un orologio specifico per certe attività. Anche la mancanza della cartografia integrata (la navigazione è di tipo punto-punto, o breadcumb) stona a metà 2020, ma questo orologio deriva da Suunto 9 di due anni fa.
Tra l’altro questo sensore cardio usa la tecnologia Valencell, differente dalla LifeQ vista su Suunto 7 ; ma qui il problema non è tanto la precisione dell’algoritmo o la capacità del processore di eliminare il rumore di fondo, ma la difficoltà a farlo operare come dovrebbe, a farlo stare attaccato al polso soprattutto se non ne avete uno grosso, di polso. Chi ha bisogno di allenarsi facendo fede alle zone cardio, o chi addirittura usa il cardio per stimare il recupero durante certe ripetute, su Suunto 9 Baro deve usare la fascia, non c’è altro modo. In generale io consiglio di usare sempre la fascia quando è necessaria una lettura reattiva: i limiti fisiologici della lettura al polso sono noti, e c’è sempre quel fastidioso imprevisto dell’unicità di ognuno di noi, dalla tonalità della pelle alla peluria, dalla forma del polso alla posizione; nel 90% dei casi si indossa l’orologio sportivo come un orologio classico, quindi troppo vicino alla mano, quasi sull’osso, ed è una posizione che non aiuta. Ma non sono discorsi per giustificare il Suunto perché qui c’è un errore di installazione vero e proprio.
Conclusioni
Per chiudere: Suunto 9 Baro è sprecato per me. E
io non sono il cliente adatto a lui. Chi corre solo su strada, chi esce per allenamenti da un’ora,
massimo due, chi ha bisogno di programmare variazioni e affidarsi l’orologio per gestire i tempi di
recupero e le fasi, chi non ha davvero bisogno di un altimetro, della bussola, del display che
funziona con i guanti, fa bene a prendere un orologio meno strutturato e meno costoso. Suunto 9 Baro
è pensato per tutti gli
altri casi, ed è lì che fa la differenza. Chi corre gare da 100 km non ha la testa per pensare ad
altro, e con Suunto 9 Baro può preoccuparsi solo del gesto atletico. Dopotutto, quel che conta è
portare a casa la traccia. Perché, lo sappiamo tutti, non è mai successo se non è su
Strava.