Kobo Elipsa
Un ebook reader per leggere, scrivere, e appuntare.
Kobo Elipsa è un ebook reader da 10 pollici e rotti con
supporto alla penna. Lo sapete già. Probabilmente lo avete già visto in video e avete già
controllato quanto costa.
Non si capita per caso su una recensione come questa quindi non vi ripeterò la scheda tecnica (sarà
solo compilata con tutti i dettagli che
riuscirò a trovare) né incollerò tutte le funzioni tali e quali a come sono scritte nel manuale
utente. Inoltre potete guardare la video recensione
per avere
un'idea su come gira e su cosa fa davvero, e poi continuare a leggere se vi ha un po' stuzzicato.
Qui dirò la mia sugli aspetti più importanti dell'ebook reader: design, pannello, penna, software, compatibilità, concorrenza; e cercherò di farvi capire più sfaccettature possibili sull'esperienza d'uso. Perché uno strumento come questo è una cosa di nicchia, e la nicchia significa anche personalità inusuali e settoriali . Date Kobo Elipsa in prova a dieci appassionati di appunti, a dieci correttori di bozze, a dieci studenti, a dieci divoratori di libri e di nozioni; e ognuno di loro troverà un suo modo per farselo piacere o per considerarlo troppo acerbo. Io ho fatto fatica a trovare difetti; non ci sono difetti tecnici o parti che non girano come ci si aspetta; mentre scrivo ha un paio di bug, ma è uscito solo due settimane fa. E nemmeno il prezzo mi spaventa perché a 399 euro, con custodia e penna, è di gran lunga il più economico tra i pari formato e nemmeno tanto più costoso degli 8 pollici.
SCHEDA TECNICA
Schermo10.3 pollici / 1404 x 1872 px / 4096 livelli di pressione PannelloE-Ink Carta 1200 / Touchscreen / Dark Mode Illuminazione12 LED bianchi HardwareCPU Quad Core 1800 MHz / 1 GB RAM Archiviazione32 GB ConnettivitàWi-Fi ac 5 GHz / USB-C / Bluetooth AutonomiaBatteria da 2400 mAh Dimensioni193 x 227.5 x 7.6 mm / 383 grammi / 750 grammi con custodia e pennaCosa penso
Prima di partire lo devo chiarire: tutti quelli che pensano di poter fare lo stesso (e meglio) con un tablet Android o iOS farebbero bene a cercarne uno e smettere di leggere; quelle persone non cercano un ebook reader quindi perché interessarsi... ad un ebook reader?
Sul design Dato che la sua forma tende a
sfinare, due
piedini sul retro lo tengono in piano quando è appoggiato su un tavolo; fanno comodo, ma per il 90%
del tempo resterà nella sua custodia ed avrà quella leggera inclinazione verso di voi. Questa cover
è un po' come quella del primo Kindle Oasis, lo ricordate? È un accessorio ma è anche nativa e,
secondo me, predisposta a restare inserita quando si usa a casa per scrivere. Il problema della
custodia è il peso: Elipsa passa da 380 a 750 grammi
quando la Sleep
Cover e la Stylus sono inserite quindi si può dire che questa non è una cover ma una docking
station. Di suo,
Elipsa ha un telaio in plastica così da essere
appena flessibile e assorbire i colpetti (vale anche per il suo display E-Ink) ma è una plastica di
qualità e sta bene in mano. Io ho trovato un equilibrio togliendo la custodia solo quando leggo;
Elipsa è bilanciato, e la sera riesco a tenerlo con una o l'altra mano senza affaticare il braccio.
Sul pannello Il rivestimento del pannello
E-Ink è ruvido sia per fare quell'attrito che fa bene alla scrittura sia per evitare righi e raschi;
è la punta della stylus a consumarsi (e nemmeno troppo, dopo lo vedremo). L'illuminazione
è omogenea, molto omogenea, al punto da rendere difficile scovare l'origine dei LED bianchi. Non c'è
il sensore di luminosità. Non ci
sono ombre sui
margini perché l'installazione è a filo come nei vecchi Aura (e nei Kindle Oasis). Poteva starci
qualche LED arancio, ma credo sia il compromesso per avere questo prezzo. E-Ink
vende lo stesso pannello (codice: VB3300-KCA, senza
touchscreen e senza illuminazione) a 350 dollari ai privati;
Netronix/Kobo lo avrà pagato meno, ma di quanto? Kobo deve aver considerato che un dispositivo
grosso come Elipsa è meno propenso all'uso notturno rispetto a un 6 o 7 pollici; oppure, meglio:
Kobo deve aver pensato che chi acquista un lettore semplicemente per leggere dovrebbe scegliere
altro, non un 10 pollici con digitalizzatore. Sul perché non c'è un E-Ink a colori ho cercato di
rispondere nella video recensione; e, sempre nel video, ho provato a far capire la qualità delle
gradazioni di grigio con le immagini, davvero impressionanti.
PX | MM | GR | ||
---|---|---|---|---|
Kobo Elipsa | 10.3'' Luce bianca | 1404 x 1872 | 193 x 227.5 x 7.6 | 383 |
Remarkable 2 | 10.3'' Luce bianca | 1404 x 1872 | 187 x 246 x 4.7 | 403 |
Boox Note Air | 10.3'' Luce bianca/gialla | 1404 x 1872 | 229.4 x 195.4 x 5.8 | 420 |
PocketBook Color | 6'' Luce bianca | 1448 x 1072 | 161 x 108 x 8 | 160 |
Kindle Paperwhite | 6'' Luce bianca | 1448 x 1072 | 167 x 116 x 8.2 | 182 |
Kobo Libra H2O | 6'' Luce bianca/gialla | 1448 x 1072 | 159 x 144 x 7.8 | 192 |
Sulla stylus La Kobo Stylus è
bilanciata
perché la pila AAAA è installata al centro; si tiene bene in equilibrio tra il pollice e
l'indice
della mano. Io trovo i pulsanti troppo vicini alla punta ma potrebbe dipendere dalla mia
impugnatura
amatoriale. La stylus è anche rumorosa, perché la punta è in plastica dura e il contatto con lo
schermo si fa sempre sentire; immagino possa dar fastidio a chi ci sta accanto perché diventa un
movimento frammentato e costante, quasi compulsivo. Con una punta più morbida si potrebbe
ridurre il
rumore e aumentare la facilità di sfruttare la sensibilità alla pressione. Ma ne esistono? Eccome!
Tutte le penne attive con supporto Microsoft Pen Protocol (MPP) dovrebbero essere
supportate; non lo
dico con certezza perché sono riscontri della comunità, non dati ufficiali. Ad ogni modo la penna
Dell Premium Active Pen (PN579X) e la penna dei Surface sono funzionanti, e con loro i tasti
integrati (cancella, evidenzia). Le punte si possono
sostituire: Kobo vende un kit da 5 a 10€, ma al momento esistono solo della stessa durezza. Una
chicca: l'interfaccia del sistema operativo riconosce l'uso della penna e indica la carica della
batteria assieme a quella del dispositivo.
Sul software Kobo ha tolto un po' di
opzioni rispetto a qualche anno fa; o, meglio, le ha fatte maturare in una interfaccia meglio
organizzata. Resta più completo dei Kindle e di tutt'altra qualità rispetto ai modelli con
Android
camuffato (tipo gli Onyx Boox), e adesso credo di poterlo consigliare anche a chi lo prende come
suo
primo eReader. L'esperienza di lettura è quella degli altri Kobo, anche se lo schermo più grosso
è
una benedizione quando sei stanco la sera a letto. Tornare sul 7 pollici non è bello, poi. A
parte
le funzioni specifiche per la stylus, il resto della UI è quella dei modelli senza penna e
questo
significa che è ancora impossibile mantenere la struttura in cartelle dei file caricati a mano
(PDF,
ePUB, CBZ, CBR) ed è ancora impossibile organizzare tutto il resto in cartelle; ci sono le
collezioni ma vanno create a mano e non sono la stessa cosa. Se butto dentro 20 PDF, 10 CBZ, e 4
ePUB, magari dentro la loro cartella perché è così che li archivio sul computer, perché lui deve
farne
un mischione? È un contesto probabile su un dispositivo così. Magari posso avere la cartella
con
i PDF da correggere e la cartella con i PDF già corretti, e mi piacerebbe mantenere la struttura
sincronizzata.
Sempre qui: perché la modalità di visualizzazione copertina non dà un'indicazione sul formato
del
documento? Perché non posso modificare la schermata Home e togliere sia il negozio sia i
consigli di
acquisto sia le ricerche e mettere, magari, gli articoli Pocket e il blocco note? La Home
bloccata è
un limite. Chi è esperto riuscirà a fare qualcosa con le patch della comunità. Vanno applicate al firmware prima di
flasharlo e abilitano questo e quello. Volendo si può anche cambiare il menù.
Sul prendere appunti Ci sono due tipi
di
blocco note: semplice, dove si scrive liberamente, o avanzato. Qui si aggiungono elementi oltre
al
testo, disegni e forme vettoriali ad esempio, si usa il riconoscimento della grafia per la
conversione in digitale (sullo stampatello funziona benone) e altro. Si possono usare differenti
tipi di penna/pennello e cinque gradazioni di grigio. Attenzione all'esportazione, in PDF, JPEG
o
PNG: le righe del blocco note non verranno mostrate nel documento finale; sarà sempre e solo
bianco,
come un A4. E c'è un bug con le note esportate in PDF: il margine destro viene appena tagliato (vedi
immagine sopra). Il sistema salva gli appunti come livelli vettoriali svg da
applicare sopra la
pagina di riferimento (salvata anche lei come screenshot). Dei file json memorizzano la posizione
all'interno della pagina per allineare tutto quando si cambia formattazione su un documento già
annotato. Tutti questi file sono visibili dal computer; Elipsa e gli altri Kobo vengono
visti come
una
memoria esterna USB quindi basta buttarci dentro i file e
scollegare tutto per riempire la libreria. Volendo si usa Calibre ecc ecc ma si può fare anche
in
questo modo sia su Linux sia su Windows e macOS. Vi consiglio di perdere qualche minuto cercando
dettagli nelle schermate a seguire perché non sono state scelte a caso.
Sui fumetti e sui PDF Le dimensioni
del
pannello bastano a leggere fumetti senza usare lo zoom. Non intendo i Bonelli, i Diabolik o gli
Alan
Ford (per non dire i Manga) ma anche cose più simili agli A4 come i romanzi e come il
Ramiro
- Vol. 1 che ho ricevuto in omaggio dall'autore, Frekt. Anche sui fumetti, come sui PDF,
si
può scrivere
sopra, e anche lì si può ruotare lo schermo in orizzontale e sfruttare il lato lungo per avere
più
comodità. In questo caso, i PDF A4 vengono mostrati per metà pagina alla volta del tipo che con
un
tocco si scende alla seconda metà e con quello dopo si cambia pagina. È comodo, quando non
taglia a
metà la vignetta.
Il
problema di PDF è una certa lentezza nei movimenti più importanti; non parlo del reflow o del
refresh della pagina; parlo del cambio, o dello zoom, o del saltare da un pezzo all'altro quando
il
file è grosso e pieno di cose. Sono i soliti impuntamenti degli eReader. Con Elipsa c'è meno
bisogno di muoversi ma questo non significa essere veloci quando c'è da farlo. I tablet, devo
mettervi in guardia, restano di un altro pianeta. È chiaro che tutto diventa relativo a quel che
dovete fare ed è chiaro che non si tratta di noie insopportabili. È per mettervi in guardia.
Elipsa
non è un iPad, ma nemmeno un Kindle Fire.
Sul Bluetooth C'è il Bluetooth e c'è
un
menù per fare accoppiare dei dispositivi ma al momento gli audiolibri non sono supportati. A
quanto
pare è possibile collegare delle tastiere Bluetooth e usarle per scrivere note
(ma non nel blocco appunti) ma con le mie non sono riuscito a farlo. Mentre scrivo, il Bluetooth
è
una speranza, una prospettiva, non una funzionalità.
Sulla batteria È una 2400 mAh formata
da
due esemplari separati ed ha ancora una durata di settimane con Wi-Fi e luce attivi. Non ci ho
scritto per ore ogni giorno quindi non posso dare un'indicazione esatta di quel contesto, ma di
certo durerà più di 7 giorni con 60 minuti di scrittura continua giornaliera. Ad occhio dico che
nell'uso misto leggere e scrivere, dura almeno due settimane. E si ricarica con la USB-C anche
da un
battery bank. L'ho detto nel video ma lo scrivo anche qui: non ho smontato Elipsa perché Kobo ha
mostrato tutto quel che ci serve in un video chiamato "The Making of Kobo Elipsa". Guardatelo,
ne
vale la pena.
Sulla concorrenza Remarkable è
difficile
da paragonare a questo; e avvicinarlo, secondo me, è quasi un'offesa per Kobo. Perché non ha una
distribuzione italiana quindi se ci sono problemi non dico ora ma tra sei o dodici mesi, con chi
ve
la prendete? Perché non è sovrailluminato, non ha il negozio di ebook integrato, costa di più
(molto
di più a parità di accessori) ed
è
meno potente. Non ce l'ho con il prodotto perché resta in vantaggio in certi punti (latenza
ridotta,
molti più template e un software più specifico per le note) ma quel "tutto sul marketing"
dell'azienda non mi è mai piaciuto perché sembra una compensazione. Servono prodotti di qualità,
non
sponsorizzazioni. Ci sarebbero i dispositivi Onyx Boox, in quel caso anche a
colori. Ma sono dei tablet Android
con
schermo E-Ink e se è vero che certe specifiche tecniche possono farli sembrare più potenti e,
generalmente, migliori, è nell'esperienza utente che esce tutta la differenza. Io li considero
inferiori perché hanno software meno rifinito e lo stesso discorso della distribuzione
straniera di Remarkable, ma si può essere più buonisti con loro e considerarli,
soprattutto, diversi sia nel
target sia nelle funzionalità. Però è davvero un bene che si sia questa concorrenza; pochi anni
fa
eravamo stagnanti sui Kindle da 6 pollici senza luce e senza innovazione, e adesso guardate voi
quante possibilità ci sono.
Conclusioni
In sostanza Kobo Elipsa è un ebook reader grande e comodo, con un pannello spettacolare e un
prezzo
migliore di tutti gli altri. Sarà la diagonale e sarà la mia età, ma per leggere è una goduria.
Il
prendere appunti e
lo scrivere note a mano, il disegnare e
l'aggiungere formule, diagrammi, evidenziazioni; e ancora il convertire del testo in digitale e
poi
correggere le bozze di PDF, sono il vero valore aggiunto. Kobo non ha creato un block notes
digitale, non è quello lo scopo; ci sono parti software da migliorare e da completare con nuove
opzioni (i template, le
cartelle), e una latenza della penna che è già migliorata rispetto al lancio ma che dovrà essere
affinata. Non lo consiglio come sostituto di un iPad Pro o di un Surface Pro.
È per chi cerca un ebook reader perché, nonostante tutto, resta un ebook reader. Chi è
interessato dovrebbe riuscire a trovarlo esposto nelle librerie italiane assieme agli altri
Kobo. Ed
è un'aggiunta che ci sta benissimo, niente da dire.