Apple Watch 6
Sì, quest'anno si può usare per correre sul serio.
Un tempo scrivevo le recensioni sotto l’effetto estatico
della caffeina, della nicotina, della teobromina del cioccolato fondente Lindt. Ora sono euforico
perché ho mangiato un cachi da mezzo chilo e bevuto un tè matcha troppo
carico. È uno slancio che non durerà a
lungo quindi andrò al sodo:
quest'anno Apple Watch 6 si può usare anche per correre sul serio. Tutto qua.
SCHEDA TECNICA
Schermo1.78 pollici / 448 x 368 px / OLED LTPO ChipsetApple S6 Dual Core / Apple W3 (wireless) / Apple U1 (Ultra Wideband) Memorie32 GB interni / 1 GB RAM MaterialiCassa in alluminio / Vetro in cristallo / Fondo in ceramica SensoriCardio PPG / Accelerometro / Giroscopio / Altimetro / Barometro / Bussola LocalizzazioneGPS / GLONASS / GALILEO / QZSS ConnettivitàWi-Fi Dual Band / Bluetooth 5 / NFC / LTE Telaio44 x 38 x 10.4 mm / 36.5 grammi Batteria303.8 mAh e 1.17 Wh / Ricarica wireless AltroResistente 50 metri / ECG / SpO2 / Altoparlante / MicrofonoLe novità
La sesta edizione dell’orologio di Apple non è
rivoluzionaria e tanto meno innovativa: è matura, e con lei
tutta la parte software. Lo uso da anni ma non mi ero mai trovato, la mattina, ad
essere indeciso se prenderlo al posto del Garmin. Non è uno sportwatch di quel livello,
non è così settoriale e non dà altrettanti dettagli nella parte sportiva; ma è più preciso
del Series 4/5 sia nella traccia GPS sia nella lettura cardio (a patto di indossarlo nel modo
corretto, ovvero vicino alla mano e non verso il gomito), ed ha un’autonomia affidabile nonostante
il display
sempre acceso. Quando mi ricordo di caricare il vecchio Series 4 da 40 mm morto nel cassetto, il suo
schermo nero in standby mi sembra spento, mi sembra rotto.
Nelle prime ore ho sofferto le
nuove dimensioni della cassa, ma ora la preferisco perché posso avere quadranti di corsa con
numeri davvero grandi e perché mi arriva una vibrazione più forte di prima quando passo il
chilometro, finisco la ripetuta, scade il timer. Ho un esemplare di colore blu, ma non mi piace e mi
ricorda il blu metallizzato del ..sì.. Piaggio (esatto, minuscolo e con due puntini intorno) che
avevamo a casa.
In tutta la prima parte del video parlo della mia giornata tipo anche per rassicurare chi ha avuto
problemi con la batteria del Series 5. Dalle 6:15 alle 9:30, mettiamo, con in mezzo almeno 15
km tra corsa e camminata, una sessione di ginnastica, tanti controlli multimediali mentre
giro e
penso, qualche telefonata riprodotta dai suoi strumenti mentre faccio altro (passo le giornate in
solitudine - e non me ne lamento! - ma alla fine cerco la voce delle persone), e le notifiche di
WhatsApp, e di Telegram, e di Twitter, spesso legate al lavoro. Lo indosso sempre, anche nella
doccia, ma non dormo con lui perché ho il tappetino Nokia Withings Sleep a registrare il
sonno e perché, nonostante
sia una cosa recente, Apple Watch ha un monitoraggio del sonno davvero minimale. È comodo e
piacevole per la sveglia, quello sì, ma non la uso perché tanto mi sveglio da solo.
Sento che lo zuccheroso effetto del caco è finito, peccato. (ma quale morale mi impedisce di alzarmi
dal divano per andare di là e mangiarne un altro?). Sento che non posso ancora arrivare al punto
perché devo
lasciare altri dati sulla resa di Apple Watch 6. Mettiamo da parte il pulsossimetro e tutta la parte
smart: il primo, adesso, serve solo a riempire un database di dati (e ad allinearsi al mercato degli
sportwatch dove questo valore si registra da molto prima del COVID-19); la seconda, la smart, è
la migliore sul mercato per esperienza, per profondità, perché non vogliamo mica confrontare
l’utilità di watchOS + iOS con Google Wear OS, giusto?
Tra le novità del 2020 c’è la lettura in tempo reale dell’altitudine (l’altimetro barometrico diventa anche una complicazione del quadrante, volendo), le notifiche sulle variazioni brusche del VO2Max (ma a cosa servono? Oltre a certi studi che hanno rivisto l'importanza di questo dato nel calcolo della condizione fisica attuale - consiglio di leggere il paragrafo dedicato nel libro di Daniele Lucchi, perché mai dovrei voler ricevere dall’orologio una notifica con scritto che ho perso tre punti percentuale, o che l’anno scorso ero più veloce, più resistente, più costante, oltre che più giovane?), e qualche altra finezza dovuta perlopiù al nuovo sistema operativo. Sapete cosa ho trovato comodo? Il conto alla rovescia quando si lavano le mani. Apple Watch 6 usa il microfono e l’accelerometro per capire se c’è dell’acqua aperta e se il polso sta ruotando in un certo modo, quindi capiterà di vedere l’animazione con le bolle mentre si lavano i piatti, per dire, o si sciacquano i denti. Ma anche quando si fa la mano a conchetta per bere da una fontanella pubblica dopo le ripetute.
Ripetute, dicevo, che sono riuscito a correre con Apple Watch 6 grazie all’app WorkOutDoors . Si può comprare per pochi euro ed ha tutte le personalizzazioni necessarie a chi fa sport sul serio. Dall’editor di quadranti, all’editor delle ripetute, all’esportazione in tutti i formati o l’upload nativo su Strava; si può scegliere a quale tasto, o a quale gesture, assegnare il tasto LAP, fondamentale. Usa tutti i sensori dell’orologio ed ha una reportistica che nemmeno Garmin Connect. Io l’ho usata soltanto per la corsa e in alternativa alla nativa Attività (che resta ottima e facile da integrare ma poco personalizzabile e limitata nei grafici conclusivi: niente zone cardio, niente dislivello, niente grafico cardio in una forma utile), ma dà la stessa flessibilità con altri sport. Quando ti trovi in pista, o quando al terzo 4x 3000 sai benissimo che non è affatto finita, non è la stessa cosa avere un Apple Watch con touchscreen o un Garmin 745 con dei bottoni grossi e meccanici che puoi premere senza scoprire il polso, o quando fa freddo e hai i guanti. Non è la stessa cosa e non sto qui a raccontarvi il contrario; ma questo è anche uno smartwatch e, tutto sommato, per la prima volta da quando faccio maratone e provo gadget simili sulla mia pelle, si può usare per allenamenti seri.
I grafici
La precisione GPS è sul livello dei Forerunner 245 e 945 (quindi dell'ultima generazione Garmin) ma manca della nitidezza, intesa come traccia
risultate, che vedo nel 745, l'ultimo modello. È migliore della serie precedente e compensa con
un fix velocissimo e con tanta stabilità. Non ho perso il segnale GPS in zone che a Roma so essere
ostiche (parte della ciclabile sul Lungotevere, per dire). E al di là della traccia lo dimostra
anche il grafico della velocità, pressappoco simile. Per avere una frequenza cardiaca affidabile,
come ho scritto sopra e come ho fatto vedere nel video, serve un cinturino stretto e un
posizionamento a ridosso del polso. È il contrario di quanto va fatto con Garmin, Polar e via
dicendo, dove l’orologio va tenuto almeno a due dita dal polso nella direzione del gomito.
Non ho visto variazioni importanti nei dati tirati fuori dalle varie app. Tutte leggono dagli
stessi sensori (anche se Strava e Nike Running Club, a fine novembre, non usano ancora
l’altimetro) e tutte danno risultati simili. Cambia poco anche nel consumo energetico orario, non è
quello
il punto. Nike ha il miglior quadrante, secondo me, e Attività il peggiore. Ma Attività è
l’unica a non passare alla visualizzazione oraria quando l’orologio sta registrando una sessione.
Il display always-on di Apple Watch 6 passa ad una modalità "ridotta" dopo un tot di secondi. La modalità ridotta riduce i colori e mostra meno cose. Questo intervallo si può personalizzare ma non eliminare. Nell'uso di tutti i giorni, per dire, anziché avere il quadrante completo e colorato ne avrà sempre uno più stilizzato che si trasformerà nell'originale appena ruoterò il polso. Mentre faccio attività significa aspettare quel qualcosa in più per vedere l'informazione richiesta. Se corro e ruoto il polso passa quella frazione di secondo tra il quadrante minimale e quello reale. In certi allenamenti è fastidioso perché ti trovi davanti un dato (spesso l'ora) che non ti interessa. Il modo migliore per aggirare questo comportamento è ruotare il polso un secondo prima del previsto e poi alzarlo per guardare il quadrante. Oppure usare l'app Attività perché, come detto sopra, è l'unica a ridurre il quadrante in maniera intelligente, ovvero continuando a mostrare dati sportivi anziché l'ora. Ci sarebbe, infine, l’app Stryd, ma è un discorso a parte perché ha bisogno del suo sensore di potenza per funzionare.
App | Consumo | |
---|---|---|
Corsa mista | Apple Fitness | -9% l'ora |
Fartlek (16 km) | Strava | -5.83% l'ora |
Corto veloce (16.6 km) | Nike Run Club | -11.4% l'ora |
Corsa lenta (18.7 km) | WorkOutDoors | -9% l'ora |
Ricarica wireless | - | +32% in 30 minuti |
Consumo orario della batteria durante attività di corsa con diverse app.
Ultimo appunto prima delle conclusioni: Apple Watch 6 è sensibilmente più reattivo e veloce del precedente. Si nota nei movimenti di tutti i giorni ma è davvero evidente quando lo usate per la prima volta. Tutto è fluido come si vorrebbe, tutto schizza, e non è un complimento scontato per uno smartwatch. Chi ha provato un Wear OS (per non parlare dei vecchi Android Wear) e si è spaventato per l'incertezza perenne di quella UI, dovrebbe cercare di mettere le mani su un Apple Watch 6. Così come chi cerca i dati grezzi degli allenamenti riportati in questo testo, può seguirmi su Strava (e magari iscriversi al Running Club di Run Is It).
Conclusioni
Devo concludere ma non serve tirare le somme. Basta
guardare i singoli aspetti dell'orologio per considerarlo un prodotto riuscito, mai maturo come
adesso. È uno strumento in più nella vostra dotazione di hardware perché non è solo uno
sportwatch e non è solo un orologio. Chi ha le AirPods e un iPhone dovrebbe pensarci perché
sostituisce spesso lo smartphone
; quando si cammina o si fa altro, è più pratico dello
smartphone. Prezzo a parte, perché la discriminante è tutta lì, può sembrare una spesa
superflua, la più rinunciabile del trio Apple. È vero,
lo è. Ma questo non sminuisce il valore e la qualità del prodotto, da quest'anno anche più
convincente come misuratore di sportivi impegnati. Tra i quasi 500 euro di un Forerunner 745 e i
quasi 500 euro di un Apple Watch Series 6 da 44 mm (per i prezzi precisi conviene tenere
d'occhio le offerte) ci sono molti più casi in cui ha senso spendere per il secondo.