MacBook Pro 13 2020
Prospettive e confronto tra generazioni.
È il 29
giugno e a Roma, il romano, che fa? Si allunga al
mare un giorno in più oppure si butta in qualche parco e prende il sole senza
maglietta. Questo indipendentemente dal fisico, del romano, dalla sua corporatura e dagli odori che
propaga. Quindi io che sono adesso sceso a Villa Torlonia per scrivere e prendere un
po’ di quel movimento d’aria serale che è non dico l’unico perché non voglio offendere nessuno ma
uno dei principali motivi per cui non me ne sono ancora andato, ecco, io, son costretto a disfare il
mio umore con la vista delle brutte corporature di uomini e di donne sovrappeso al punto che io
nemmeno uscirei di casa, e sentire i loro odori, e le loro chiacchiere, e i loro bambini - fuori
forma pure loro. Sarà che sono al punto in cui Wittgenstein molla tutto e se ne va in Norvegia, ma
sì, ci sono sempre più cose che non rientrano nel mio modo di pensare. E più passa il tempo, meno
tollero. Più provo a non pensarci, e più do ragione a
Satprem:
"In quanto uomini, riceviamo tutti dagli alti piani sopra coscienti, di continuo e senza accorgercene, influssi o ispirazioni che si traducono in idee, ideali, aspirazioni, opere d'arte. Sono questi influssi a plasmare segretamente la nostra vita e il nostro futuro; così come, sempre senza accorgercene, riceviamo vibrazioni vitali o del fisico sottile che determinano in ogni istante la nostra vita affettiva e gli scambi col resto del mondo. Ci troviamo rinchiusi in un corpo individuale soltanto per una tenace alienazione visiva; ma in realtà il nostro essere è estremamente poroso e fluttua in un oceano di forze universali come l'anemone marino.”
Il problema di tutto questo è che devo sforzarmi per non far entrare lo stato d'animo appena acquisito nella recensione che devo scrivere, e devo fare in modo che mi passi semplicemente di mente. Mi basterà un po' di fresco? La vista di un canetto allegro? Una ragazza dal bell'aspetto? Lo scopriremo!
SCHEDA TECNICA
Schermo13.3 pollici 2560 x 1600 px / True Tone ProcessoreIntel Core i5-1038NG7 Quad Core @ 2.0 - 3.8 GHz / TDP 28 W Scheda graficaIntel Iris Plus G7 / 128 MB eDRAM / 64 EUs Memorie16 GB LPDDR4X 3733 MHz (Samsung) / SSD NVMe 512 GB (SM0512F) ReteWi-Fi ac + Bluetooth 5.0 Porte4x Thunderbolt 3 / Jack audio 3.5 mm Batteria58.2 Wh / PSU USB-C 61 watt Telaio304 x 212 x 15.6 mm / 1380 grammi AltroWebcam 720p / TouchBar + Touch ID (chip T2) / 3 microfoniSiamo seri.
Scherzi a parte, MacBook Pro 13. È il solito MacBook Pro
13,
tale e quale per funzionalità e carattere al modello 2019, al modello 2018, al modello 2017 e al
modello 2016, solo più raffinato nell’hardware e nella componentistica. Tipo:
- la Magic Keyboard, qui nella sua forma migliore. Nel Pro 13 c’è il rimbalzo perfetto, c’è il suono perfetto e c’è la distanza giusta tra lo schermo e il poggiapolsi; credo proprio dipenda dal telaio. Ci ho ragionato tanto, e secondo me dipende dal telaio. Su Air 2020 non è così e sul Pro 16 uguale, quindi dipende dal telaio. Chi ha scartato i vecchi MacBook Pro per la tastiera a farfalla dovrebbe tornarci. Vi evito le banalità sul tasto ESC e sulla freccia direzionale rovesciata perché tanto lo sapete già, ma dopo settimane passate su Air 2020 ammetto di trovare qui una qualche utilità nella TouchBar, soprattutto per le password e per quei comandi di conferma che ti risparmiano un movimento del mouse (fermare la registrazione dello schermo è il mio preferito).
- L’impianto audio, di gran lunga il migliore tra i laptop di questo formato. C’è stata un’evoluzione dal Pro 16 in poi ma qui è anche merito del telaio perché offre la risonanza che su MacBook Air 2020 manca. Si può usare per la produzione audio grossolana da affinare poi con le cuffie, senza per forza doverle indossare subito. Se non avete ancora guardato il video dovreste farlo: l'impianto audio cambia a seconda della configurazione di MacBook Pro 13 e ne parlo per interi minuti proprio lì.
- Lo schermo che guadagna luminosità rispetto al modello 2019 e resta quello col miglior trattamento anti-riflessi tra i modelli in vetro. Scrivo proprio adesso all’ombra di un alberello, ho lo sfondo nero dell’app Paper e la luminosità automatica al massimo, e riesco e vedere tutto. La configurazione con 4 porte Thunderbolt e CPU Intel di 10° generazione (ci arriverò tra un attimo) copre il P3 un po’ meglio della “base” ma sono dettagli per pannelli che arrivano profilati e pronti all’uso; poi è chiaro che chi ha una sonda se lo calibra sul posto e cerca di replicare la resa di un eventuale monitor esterno attaccato.
Riassumendo: schermo + tastiera + touchpad + audio + telaio e design che restano un esempio di stile e robustezza, ma anche solita videocamera 720p dove vogliamo una 1080p, solita Wi-Fi ac dove vogliamo Wi-Fi ax (occhio perché su questo aspetto ho una stranezza da appuntare, lo farò sotto), e solito prezzo della fascia 1500-2000 euro a seconda della configurazione. Tralascio il modo di fare macOS e do per scontato che abbiate saputo dell’uscita di Big Sur, la versione 11 prevista in autunno.
Quello che mi interessa farvi arrivare è il mio ragionamento sulla convenienza o meno del comprare ora un MacBook Pro 13 anziché aspettare il primo modello con CPU Apple Silicon previsto “entro fine anno”. Perché se da una parte è quasi scontato che quell’esemplare sarà un ultraportatile erede del vecchio 12, quindi estremo, costoso, unico (o forse sarà un Mac Mini?), è anche probabile che Apple decida di aggiornare proprio questo Pro 13 con i processori Intel in modo da rilanciarlo sullo stile usato per il Pro 16. Io credo che quei "some new Intel-based Macs in the pipeline, that we're really exciting about.” detto da Tim Cook dopo 1 ora e 45 minuti di keynote sarà un Pro 14. Tra i portatili, non vedo altre possibilità: aggiornare Air non serve, aggiornare il Pro 16 non serve, aggiornare il Pro 13 sì, serve.
MBP 13 4TB 2020 | MBP 13 2TB 2020 | |
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Compilazione Mozilla Firefox Tempo necessario | 56 minuti | 62 minuti |
Cinebench R20 Single / Multi | 434 / 1817 | 386 / 1543 |
Unigine Heaven FPS / Score | 44.6 / 1124 | 36.6 / 923 |
Blackmagic Disk Speed Test Read / Write | 2027 / 2320 | 1985 / 2234 |
iPerf v3 Send / Receiver | 535 / 534 | 589 / 589 |
Prestazioni a confronto tra MacBook Pro 13 2019, MacBook Pro 13 2017 (Tasti Funzione), e MacBook Air 2018 (stessa CPU dell'edizione 2019).
E allora vi consiglio di spendere 2000 euro adesso per un Pro 13 con CPU Intel di 10° generazione, per quanto bello, appagante, veloce e, semplicemente, affidabile? No. Meglio il base se ha un po' di sconto; è migliore dell’edizione 2019 per la tastiera e l’audio, ed è ancora uno dei prodotti più facili da rivendere. Se poi riuscite a prenderlo con 16 GB di RAM, non ci sono altri dubbi. Al Pro 13 "con 4 porte Thunderbolt" manca qualcosa per staccarsi dall’altro: se avesse avuto, che so, la batteria più grande, sarebbe stato diverso. Resta in vantaggio nella parte grafica perché la Intel Iris Plus G7 da 64 unità di elaborazione è di un tot più veloce della integrata 645 (vedi tabella sopra - e ci sono altre considerazioni nella videorecensione), ed ha qualche punto in più sia nella pura capacità della CPU sia nella configurazione delle memorie RAM (LPDDR4X a 3733 MHz vs LPDDR3 a 2133 MHz) ma nell'esperienza utente siamo lì e quello che non riuscite veramente a fare con il Pro 13 da 1300 euro non lo fate nemmeno su quello da 2000.
Certo: il Pro 13 "top" ha due ventole anziché una e un TDP più alto. I grafici sopra dimostrano che sa stare al massimo per più tempo (3.4 GHz in multi core e 3.7 GHz in single core, con la GPU fissa a 1.05 GHz) e che ha una temperatura a regime appena più bassa. A contatto, nonostante il caldo, entrambi i Mac restano sui 40°C. I grafici non vi danno indicazioni sul rumore generato dal girare delle ventole, ma a questo rimedio io: il 4-porte-thunderbolt è più silenzioso, e non di poco. La ventola singola del Pro 13 base gira senza ritegno quando deve girare, e si sente, ve l'assicuro; sull'altro devi avvicinare l'orecchio perché fino ai 90°C sembra le abbia spente. Nulla di strano, è come previsto. Le prestazioni del Pro 13 "top" sfruttano questo vantaggio ingegneristico, ma finisce lì; non credo che l'extra valga i 600 euro di differenza tra le due configurazioni. Col probabile Pro 14 in circolo, ha più senso - già da adesso - rimandare la spesona.
SOFTWARE | DURATA | |
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Lavoro online | Safari, Telegram, VSCode + Hugo, GitHub Desktop | -9.5% / ora = 10.5 ore |
Skype | Videochiamata HD, condivisione schermo | -28% / ora = 3.6 ore |
Standby | Power Nap attivo | -0.33% / ora = 12.6 giorni |
Test eseguiti con luminosità e volume al 50%. Illuminazione tastiera disattivata. True Tone attivo.
Anche l'autonomia è sugli stessi livelli, minuti più minuti meno. Non c'è draining anomalo (se disattivate il Power Nap è dello 0%) ma si nota ancora un consumo eccessivo con il software meno amico. Ho usato Skype come esempio perché sono capitate delle videochiamate, ed è un caso estremo; ad ogni modo vale lo stesso con Premiere Pro 2020, con Zoom, con VirtualBox. Nell'evoluzione MacBook Pro 13 vedo bene una batteria più grande, seppur di poco, raschiando meglio lo spazio interno, ma è certo che lo stacco arriverà dal cambio di design hardware, da x86_64 ad ARM. Chissà se anche l'alimentatore diventerà più piccolo; l'attuale da 61 watt ha una forma compatta se confrontato con la concorrenza, ma pesa.
È tutto.
Ho scritto abbastanza. Potrei commentare con altrettante
parole i dettagli minori, ma questo articolo si abbina ad un video da 20 minuti e scommetto che
pochi, tra gli arrivati fin qui, si sono soffermati sui grafici. Questa quarta revisione al MacBook
Pro del 2016 sarà la più apprezzata perché la nuova tastiera toglie quell'incertezza ereditata, e
sul resto non c'è altro se non che è davvero un ottimo portatile. Anzi, forse si può fare un altro
ragionamento: Intel non ne esce bene. Non tanto per Apple Silicon eccetera eccetera, ma perché la
10° generazione dei suoi Core è perlopiù snobbata, considerata quasi superflua, sottovalutata nella
parte grafica nonostante sia al livello di una Vega 10, per dire. Non è superficialità ma scarsa
fiducia; a furia di affinamenti tutti uguali, una volta, due volte, tre volte, Intel deve
riguadagnare l'attenzione di chi non ci crede più. E tra qualche mese sarà ancora più difficile
poterlo fare. Chiudo con una nota: le promozioni TigerShop di cui parlo alla fine nel video sono
finite, ma è un altro motivo per cui consiglio sempre di tornarci di tanto in tanto a controllare i
prezzi. Fatelo da questi link.