21 marzo 2020

ThinkPad X1 e Linux: ecco il mio setup

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Comprare un ThinkPad usato è una buona idea. Lo era anni fa e lo è ancora adesso. I portatili Lenovo sono invecchiati bene e sono così diffusi da costare poco. Si comprano subito e si rivendono in fretta, si trovano al giusto prezzo (a partire dai 200 euro), sono compatibili con Linux, e si possono un po' migliorare nella componentistica per supportare il passaggio del tempo.

Nel video vi spiego il mio setup Linux su un ThinkPad X1 Carbon di 3° generazione. Ho un Core i7-5500U con 8 GB di RAM e 256 GB di spazio SSD. Nei mesi, ho cambiato il brutto display TN con un IPS Full HD opaco da 250 nits e ho affinato il sistema operativo fino ai risultati mostrati in video. Uso Arch Linux (installata via Endeavour OS) con Gnome + i3-gaps. Il mio pannello è Polybar e il mio lanciatore di applicazioni è Rofi; nulla di strano per chi segue questo settore. È un setup affidabile, comodo nell’unire un gestore di finestre “tiled” come i3-wm ad un ambiente desktop come Gnome (che uso per mettere a punto tutto il portatile, dal cambiare lo sfondo a regolare la gestione energetica, dall’attivare una rete wireless o una VPN al decidere cosa fare di un monitor esterno, senza una riga da terminale). È la stessa configurazione vista sulla workstation Ryzen e sul Pixelbook in Dual Boot, qui modificata solo nei dettagli.

Anche in questo caso i file .dots, i dotfiles, necessari ad ottenere un ambiente identico al mio, sono disponibili in esclusiva per gli utenti Patreon. E grazie ancora per il vostro supporto!

ThinkPad X1 e Linux
FIG. 1. Una schermata con VSCode e Firefox.
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